A Pelle Nuda

foto-scala

 

Di guance troppo rosse

ho colto il senso

e non il frutto

proibito

il dolce veleno

assaporato

in punta di lingua.



Sui palmi delle mani

hai costruito un nido

per i miei seni

e guanti

per le mani mie

tremanti

d'acqua ghiacciata

e fuoco


È sulla pelle

che ho letto in un ventaglio

il tuo sorriso

l'invito ad altra pelle

celata.

Negata.



La schiena

è una libellula

batte le ali come ciglia

gli occhi sono onde

la mia marea

la tua luna

l'addio.



È nella pelle

la mia serratura,

i nèi un universo

d'inchiostro colorato

di cui confondo i punti e le partenze

sbagliate.

La pelle è la mia tela

tessitura

di immagini sbiadite

ultime briciole della mia innocenza.

 

 16/12/2016

 

 

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